• 28/11/2017

“Le agenzie di stampa riportano un parere dell’antitrust che paventa limitazioni della concorrenza in conseguenza della disciplina dell’equo compenso. In attesa di leggere il parere completo,  auspico che non corrisponda a quanto preannunciato dalle agenzie, altrimenti sarebbe un clamoroso abbaglio da parte dell’antitrust.
La disciplina contenuta nel ddl è compatibile con i princìpi posti a tutela della concorrenza e con i corrispondenti parametri europei.
In particolare, non si configura un contrasto con la Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio del dicembre 2006 ( n. 2006/123/CE), relativa ai servizi nel mercato interno, anche alla luce della sentenza della Corte giustizia della Ue del dicembre 2016 (Sez. I, 8 n. 532/15).
Sono argomentazioni già abbondantemente confutate nel parere di cui sono stata relatrice, che ho proposto, approvato in commissione affari europei alla Camera. La disciplina dell’equo compenso prevede che ai fini della determinazione dell’equità del compenso dell’avvocato nei rapporti con i cosiddetti clienti “forti”, si prendano a riferimento, accanto agli altri elementi rilevanti in sede di apprezzamento dell’equilibrio contrattuale, dei parametri previsti dal regolamento fissato dal Dm del Ministro della Giustizia. Queste norme sono estese a tutte le professioni, il principio dell’equo compenso varrà anche nei confronti della PA.
Dove sarebbe la restrizione della concorrenza? Chi vuole utilizzare questa non plausibile e irrealistica motivazione per fare un favore ai grandi gruppi bancari e assicurativi dovrà spiegarlo alle migliaia e migliaia di professionisti iper qualificati che sono sottopagati, drogando al ribasso il mercato e la concorrenza e svilendo la qualità dei servizi. L’equo compenso per tutti i professionisti, voluto dal ministro Orlando e sostenuto dal PD diventerà legge per ridare dignità al lavoro, con buona pace di chi pensa che la competizione si realizzi comprimendo i compensi, noi pensiamo si realizzi meglio innalzando la qualità dei servizi”. Così la deputata Pd Eliana Ventricelli.