• 07/10/2016

 La risoluzione estende la platea dei beneficiari.

“Prima la Legge di Stabilità e poi il d.l. 113/2016 "enti locali" hanno infatti previsto la possibilità per i cittadini e le imprese di essere riammessi alla rateazione. Ma secondo l'interpretazione dell'Agenzia delle Entrate potrebbero presentare domanda solo coloro che avevano avviato la rateazione a seguito di accertamento con adesione, escludendo invece i casi di conciliazione e gli accordi di mediazione. Questi ultimi sono istituti che, seppur intervenuti dopo l'accertamento, hanno le medesime finalità, cioè definire bonariamente e velocemente la pretesa dell'Erario. Quindi l'interpretazione dell'Agenzia delle Entrate creava di fatto un'ingiustificata disparità di trattamento tra le tre misure, che pure prevedono le stesse identiche modalità di pagamento e soprattutto rispondono tutte allo scopo di definire rapidamente quanto e come corrispondere l’ammontare del credito dovuto. Con questa risoluzione interveniamo per eliminare ogni disparità, rispondendo a una necessità e a un'urgenza dettata dall'imminente scadenza del 20 ottobre per presentare le richieste di riammissione". Lo dice la deputata del Pd, Sara Moretto, dopo l’approvazione all’unanimità in commissione Finanze della Camera dei Deputati, della risoluzione depositata dalla Moretto per superare un'ambiguità normativa che aveva ristretto la platea dei contribuenti riammessi al pagamento rateale dei debiti nei confronti dello Stato, dopo l'inadempienza di alcune rate.