• 05/10/2017

“La rabbia dei lavoratori Ericsson deve essere ascoltata dal Governo che non si può limitare a considerare la moral suasion come unica soluzione per risolvere questa situazione. Il Governo ha il dovere di scendere in campo con azioni determinate, mettendo le mani in un settore, come quello delle telecomunicazioni, caratterizzato sia da un contratto collettivo bloccato da tre anni e sia da un costante utilizzo del sistema dei licenziamenti collettivi. Mettere con le spalle al muro una multinazionale come Ericsson, che si permette di trattare i suoi lavoratori come fossimo ai tempi dei padroni delle ferriere, non è un delitto. Anzi. Per come ha gestito questa vicenda, vedasi le modalità di licenziamento utilizzate, e per l’atteggiamento intransigente messo in campo a seguito dell’invito del Governo di adottare lo strumento degli ammortizzatori sociali, Ericsson merita di essere obbligata a trovare soluzioni valide a tutela dei suoi lavoratori e delle loro rispettive famiglie. Perché in Germania i 750 lavoratori Alcatel sono stati assorbiti da ZTE e, a pari situazione, in Italia quelli Ericsson no?”. Lo ha detto il deputato dem, Emiliano Minnucci, che questa mattina ha partecipato alla manifestazione dei lavoratori Ericsson sotto il Ministero dello Sviluppo Economico.