• 26/05/2015

"Il clima surriscaldato della campagna elettorale fa perdere lucidità ai colleghi di Sel. Il ministro Pinotti ha infatti ribadito in più occasioni che nessuna spesa ulteriore sarà stanziata per la difesa, se non autorizzata dal parlamento. Anche per gli F35, la riduzione dell’impegno italiano e i costi complessivi terranno conto dei risultati del Libro Bianco e comunque delle decisioni scaturite dal confronto con il parlamento, alla luce delle esigenze di difesa e sicurezza nazionale e degli importanti ritorni economici per il comparto industriale. E’ singolare che per demagogia si chiedano le dimissioni di un ministro il cui partito, il Pd, ha finalmente reso possibile dopo quarant’anni che le decisioni in materia di difesa siano prese dal parlamento con scelte mirate e calibrate, consentendo così ampi margini di risparmio".

Lo afferma Andrea Manciulli, vicepresidente della commissione Esteri e capo della delegazione parlamentare alla Nato.