• 19/12/2014

“Pensare di istituire la “Festa della famiglia naturale” vuol dire compiere un atto discriminatorio e agire in netto contrasto con gli atti del Parlamento Europeo e con i principi sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Il governo intervenga".

- lo chiede Sara Moretto, deputata del Partito Democratico, in una interrogazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Istruzione e al Ministro per gli Affari Regionali, in merito alla delibera della Giunta Regionale del Veneto che istituisce la festa e la segnala ai dirigenti scolastici -

“La Regione Veneto, intendendo come famiglia naturale quella fondata sul matrimonio tra un uomo ed una donna, commette un’azione discriminatoria verso tutte quelle famiglie adottive e affidatarie, monoparentali, omoparentali, quelle composte da genitori non sposati, quelle composte da persone vedove, separate e/o da parenti. Una simile iniziativa – spiega la deputata - mette in profonda difficoltà, primi fra tutti, i bambini e i ragazzi e, successivamente, i genitori e gli insegnanti che dovrebbero, su indicazione dei dirigenti scolastici, promuovere la Festa nelle scuole prima del Natale”.

“Con questa iniziativa la Regione Veneto – conclude Moretto - impone sostanzialmente un modello sociale, senza rispettare le diversità oggettive, culturali e religiose, e strumentalizzando, di fatto, la scuola pubblica”.