• 02/02/2016

“Sono sorpreso, non voglio entrare nel merito dell’opportunità di invitare Adriana Faranda perché rispetto l’autonomia della magistratura. Ma la giustizia riparativa parte dalla verità e non da bugie o da racconti verosimili. Il Paese aspetta di sapere cosa accadde durante i 55 giorni e l’esatto susseguirsi degli eventi nelle ore che segnarono tragicamente la vita di Aldo Moro e degli uomini della sua scorta. Verità e rispetto per la sofferenza dei familiari delle vittime: per me questi due imperativi etici vengono prima di tutto”.

Così il presidente della Commissione d’inchiesta sul caso Moro, Giuseppe Fioroni, commenta la notizia dell’invito all'ex terrorista Adriana Faranda a partecipare nella sede della Scuola della magistratura a un corso di formazione per i giudici sulla giustizia riparativa che si aprirà domani a Scandicci.