• 17/09/2014

“E’ indispensabile creare una cortina protettiva attorno a Laura Roveri, cui sono vicino. Laura deve continuare nella sua azione pubblica e deve vivere serenamente. Ho chiesto per questo chiesto al ministro Alfano di impegnarsi affinché le Forze dell'ordine veronesi verifichino il rigoroso rispetto degli arresti domiciliari”. Lo chiede Vincenzo D’Arienzo, deputato del Partito Democratico, in un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno Alfano, dopo la concessione degli arresti domiciliari a Enrico Sganzerla, commercialista veronese arrestato il 12 aprile per aver accoltellato la propria ragazza, Laura Roveri, in una discoteca di Vicenza.

“La decisione sugli arresti domiciliari per Sganzerla – spiega D’Arienzo - è un macigno sull'impegno della società contro il femminicidio. Se un mancato assassino viene portato a casa propria pochi giorni dopo il tentato omicidio, quale messaggio giunge all'esterno? Non vorrei che questa scelta condizionasse negativamente anche gli sforzi che in Parlamento stiamo facendo contro il femminicidio. In ogni caso, il problema più immediato è tutelare la vita di questa ragazza. E’ quindi indispensabile creare una cortina protettiva attorno a lei. Ho chiesto per questo al Ministro Alfano di impegnarsi affinché le Forze dell'ordine veronesi verifichino il rigoroso rispetto degli arresti domiciliari. Stamane ho affrontato il tema con il Prefetto di Verona, ne ho apprezzato la viva partecipazione e sono sicuro che, per la sensibilità che la connota, fornirà un contributo più che fattivo. Verona deve mantenere alta la tensione sul tema, affinché vi sia l'attenzione necessaria per isolare socialmente e culturalmente situazioni del genere”, conclude D’Arienzo.