• 20/09/2016

"Sono sempre più sconvolgenti le notizie che apprendiamo dagli organi di stampa sull'uomo che avrebbe ucciso barbaramente a bastonate la moglie. Il noto dermatologo, Matteo Cagnoni, nel 2013 collaborò ad una serata organizzata da Linea Rosa, associazione che tutela le donne vittime di violenza, associazione che fu proprio lui a contattare per organizzare l'evento e donarle il ricavato per aiutare le vittime di violenza. Tutto ciò ha dell'incredibile se pensiamo che l'uomo da tempo aveva manifestato segni di squilibrio nei confronti della moglie Giulia Ballestri fino a diventare ossessivo. Ma quel che ancora di più preoccupa e deve essere sottoposto all'attenzione di tutti noi è che dal 2015 ad oggi i casi di femminicidio avvengono soprattutto fra le mura domestiche, secondo quanto emerge da un servizio pubblicato ieri da Adnkronos, ed in particolare sono sempre i mariti o conviventi che uccidono brutalmente le mogli o compagne. Nel caso di Ravenna si tratterebbe di "duplice omicidio", omicidio della 'moglie' e omicidio della 'mamma' di tre bambini minori che avranno per sempre la vita segnata. Ora è importante non solo ribadire vicinanza e immenso affetto alla famiglia di Giulia nonché rispettare il loro massimo riserbo, ma soprattutto fare in modo che i tre bambini che la giovane di Ravenna ha lasciato vivano questa fase in una situazione familiare il più confortevole possibile e, nel caso venga accertato dalla magistratura l'omicidio in via definitiva, siano portati via e messi in salvo da quel mostro che ha ucciso la loro mamma e affidati a parenti che possano prendersi cura di loro". Lo dichiara in una nota la deputata del Pd e vicepresidente della commissione Affari sociali e Sanità della Camera, Daniela Sbrollini.