• 24/11/2016

“210 milioni di euro per il completamento della Ferrandina-Matera-La Martella. A volte  i sogni si avverano.  Aspettavamo questo momento da 30 anni e, a dimostrazione che la buona politica non è fatta di chiacchiere o vuote promesse, l’attesa storica del superamento dell’isolamento ferroviario della città di Matera sta per terminare”.  Lo dichiara la deputata Pd Maria Antezza, prima firmataria di un emendamento nel decreto fiscale, riproposto nella legge di bilancio, insieme con i colleghi Ludovico Vico e Stefania Covello, che richiedeva il finanziamento della Ferrandina-Matera.
 
“In questo modo – prosegue - il governo Renzi tiene fede all'impegno assunto in commissione congiunta Bilancio-Finanze in occasione dell'approvazione del decreto fiscale, proprio sull'emendamento Antezza-Vico-Covello, ribadendo con i fatti anche l’annuncio anticipato dal Presidente Renzi.  L'emendamento Antezza-Covello-Vico, riformulato dal relatore e accolto dal Governo, prevede lo stanziamento di 210 milioni di euro (10 milioni per l'anno 2017, 32 milioni per il 2018, 42 milioni per ciascun anno dal 2019 al 2022) quale contributo al nuovo contratto di programma – Parte investimenti - 2017-2021, di Rete ferroviaria italiana (RFI) destinato al finanziamento degli interventi per il completamento  della nuova linea ferroviaria Ferrandina-Matera-La Martella. Il processo storico di integrazione di Matera e del suo vasto hinterland nel sistema delle relazioni ferroviarie troverà finalmente la sua piena validazione anche con il potenziamento della direttrice Taranto-Salerno e nel collegamento della città di Matera sul versante Pugliese (per il quale occorrerà istituire un tavolo tra MIT, le due Regioni Basilicata e Puglia, RFI e il Comune di Matera). Di ciò siamo riconoscenti al Presidente Renzi, al ministro Delrio ed al viceministro Morando. Importanti sono state le disponibilità che lungo la strada ho incontrato specialmente nel sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Lotti, vicino a noi ogni giorno, nel capogruppo Rosato e nei colleghi Covello e Vico”.