• 29/07/2014

“Da Vicepresidente della Commissione Affari Sociali, ma anche da appassionata di calcio, esprimo tutta la mia indignazione nei confronti di Carlo Tavecchio, che dopo le affermazioni razziste dei giorni scorsi, oggi ha espresso parole fortemente discriminanti e offensive nei confronti del calcio femminile”. Lo dichiara la deputata del Partito Democratico Daniela Sbrollini.

“Vorrei ricordare a Tavecchio che con le sue parole oggi ha chiamato in causa il 54% di chi pratica sport. Questa è infatti la grande percentuale, destinata ad aumentare, delle sportive italiane.Il presidente della federazione che rappresenta la più ampia comunità di sportivi e tifosi in Italia – spiega la deputata democratica - deve essere credibile. Il Governo, è vero, deve restare estraneo a un sistema autonomo e indipendente come lo sport e il calcio, in particolare. Ma non si può far finta di nulla: il nostro Paese sta investendo in credibilità. E il calcio, che è un prodotto tipico e di eccellenza del nostro Paese, merita un rappresentante credibile, saggio e pulito. Resta, peraltro, lo stupore per la differenza eclatante tra le dichiarazioni del candidato Tavecchio e quanto riportato nel suo stesso programma di candidatura”.

“Chiedo quindi al Presidente Renzi e al Sottosegretario con delega allo Sport Del Rio, una presa di posizione forte, che sono sicura non tarderà. Lo sport è un potente mezzo di sviluppo individuale, volano della solidarietà e dell’integrazione sociale. Appare chiara, quindi, la necessità di avvalersi di ‘guide’ all’altezza e in linea con il compito”, conclude Sbrollini.