• 30/06/2014

“Economia reale e economia digitale non possono essere mondi distinti, dimensioni che hanno rapporti differenziati con lo Stato e i territori. Il semestre europeo sia per questo l’occasione per lanciare un Equity act che unifichi economia reale e quella digitale. E’ una questione di civiltà fiscale”. Lo dichiarato Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, chiudendo i lavori del convegno su ”Economia digitale e industria culturale”, tenutosi questo pomeriggio a Montecitorio.

“In questo senso, la web tax – spiega Boccia – così chiamata dalle multinazionali del web nel tentativo di farla passare come una tassa, non è mai stata tale. Era semplicemente una norma che equiparava le multinazionali del web a qualsiasi altra impresa. L’Iva non è una nuova imposta. Lo è, forse, solo per chi non la paga. Ma per le con di migliaia di imprese italiane, francesi, tedesche che operano nei rispettivi paesi, l’ Iva - o Vat, che dir si voglia -, è l’imposta indiretta con la quale si sostiene anche il funzionamento della stessa Europa. Se proprio le si vuole dare un nome, la si chiami piuttosto ‘freedom tax’, dal momento che la libertà di non pagare le imposte delle multinazionali, si scontra con la necessità delle imprese italiane di pagarle e di non subire concorrenza sleale”.

“Il fatto – ha proseguito Boccia - che due fra principali editori italiani come Confalonieri e De Benedetti, che ringrazio per essere venuti oggi alla Camera per esprimere la loro opinione sul lavoro parlamentare di questi 12 mesi, siano d’accordo sulla necessità di un Equity act, è un’ulteriore conferma che il governo e il Parlamento devono completare l’iter iniziato con la legge di stabilità del 2014”.

“Nell’ambito della conferenza permanente sul fiscal compact, in programma in Italia il 29 e 30 settembre prossimi nell’ambito semestre europeo a presidenza italiana, sosterrò la necessità di una sessione ad hoc su fisco ed economia digitale”, ha annunciato il presidente della commissione Bilancio."