• 02/04/2015

“Con gli 80 euro la pressione fiscale si è ridotta nel 2014 al 42,9 per cento del PIL contro il 43,4 del 2013, scendendo di mezzo punto”. Così Marco Causi, capogruppo PD in Commissione Finanze a Montecitorio, commenta i dati ISTAT di contabilità nazionale pubblicati oggi.

“Il bonus 80 euro vale 10 miliardi, cioè 0,6 punti di PIL. I misteriosi marchingegni della contabilità pubblica lo considerano come uscita, cioè come un credito fiscale pagato dallo Stato. Di conseguenza, quando l’ISTAT rileva una pressione fiscale 2014 pari al 43,5 percento non tiene conto degli 80 euro.”

Causi continua: “Considerando gli 80 euro come minore entrata per lo Stato, e non come maggiore spesa, la pressione fiscale effettiva è 43,5 meno 0,6, quindi 42,9 per cento, in riduzione di mezzo punto al confronto con il 2013”.

Conclude Causi: “Questa e solo questa è la verità, e nessuna strumentalizzazione politica motivata dall’accendersi della campagna elettorale può modificarla. Qualcuno dica a Toti che il Governo Renzi è riuscito, in un anno soltanto, a far scendere il carico fiscale più di quanto ci fossero riusciti in dieci anni i governi del centro-destra a trazione Forza Italia.”