• 19/06/2015

Riforma importante, molto attesa da categorie produttive

“Leggo sulle agenzie dichiarazioni allarmistiche di Maurizio Gasparri sulla riforma del catasto, definita ‘una trappola’. Nulla di più falso: la riforma, la cui attuazione prenderà ben 5 anni, prevede parità di gettito a livello di ciascun Comune”. Lo dichiara Marco Causi, capogruppo Pd in Commissione Finanze alla Camera.

“Il decreto attuativo di questa importante riforma strutturale – spiega Causi - che il Paese attende dal 1939 e che viene sollecitata come punto numero uno delle raccomandazioni Ue all’Italia in cambio della flessibilità di bilancio ottenuta dal Governo Renzi, verrà emanato in uno dei prossimi Consigli dei ministri”.

“Sul testo elaborato a livello tecnico – continua il capogruppo Pd - si registra un’ampia condivisione, e vi sono contenute norme molto attese dalle categorie produttive, come ad esempio l’esclusione dalla valutazione catastale, e quindi dalla base imponibile Imu, dei macchinari imbullonati nei capannoni produttivi”.

“Stupisce, poi – aggiunge Causi - la memoria corta del senatore Gasparri. Forza Italia ha votato a favore della riforma del catasto (articolo 2 della legge delega fiscale), sia alla Camera sia soprattutto al Senato, in una seduta, quella del 4 febbraio 2014, svoltasi sotto la presidenza dello stesso Gasparri”.

“Forse a Gasparri dispiace che l’Italia superi norme scritte nel 1939 da un Governo a cui lui è sentimentalmente legato. Ma se ne faccia una ragione: il paese ha bisogno di riforme e di modernizzazione, e le metodologie di calcolo catastale di anteguerra vanno finalmente riposte negli scaffali della storia, senza aumenti di gettito per lo Stato e per i Comuni, ma per rendere il Catasto uno strumento più moderno, più efficiente e più equo”, conclude Marco Causi.