• 16/01/2020
“Come ha ribadito oggi anche il Mef, la polemica della Lega e delle opposizioni sul tema del riordino dei termini dell’assistenza fiscale, è infondata e pretestuosa. La disposizione infatti è stata introdotta con la finalità di razionalizzare le scadenze dell’intero processo dell’assistenza fiscale per la presentazione del modello 730, prevedendo termini più ampi sia per i soggetti che trasmettono i dati che per i cittadini. In questo modo si dà il tempo a tutti i cittadini di fare la dichiarazione dei redditi in tempi congrui. La nostra misura dunque è strutturata proprio per aiutare il cittadino contribuente, e non va ad incidere in alcun modo negativamente sulla tempistica di erogazione dei rimborsi da parte dei sostituti d’imposta, al contrario di quanto affermato dalla Lega.
 
Infatti, una volta acquisiti i dati dei risultati contabili dei modelli 730, l’Agenzia delle entrate li renderà telematicamente disponibili ai sostituti d’imposta con cadenza settimanale e i sostituti dovranno effettuare i rimborsi nella prima “busta paga” utile e comunque non oltre il mese successivo a quello di ricezione del prospetto di liquidazione del modello 730. Ad esempio, per le dichiarazioni presentate dai contribuenti entro il 31 maggio, l’Agenzia trasmetterà i dati dei rimborsi da eseguire entro il 7 giugno e i sostituti d’imposta dovranno erogarli a giugno o al massimo a luglio a seconda dei tempi di elaborazione delle “buste paga”. In sintesi, i tempi di erogazione dei rimborsi dipenderanno esclusivamente dalla data di presentazione del modello 730 da parte dei cittadini, ai quali sarà altresì consentito di avvalersi del modello 730 fino al 30 settembre (anziché il 23 luglio), che, come noto, consente tempi molto più rapidi, anche di un anno, nei rimborsi rispetto a quello che emergono dal modello REDDITI PF”. Lo dichiara Gianmario Fragomeli, capogruppo Pd in commissione Finanze di Montecitorio, a seguito della risposta del Mef al QT presentato in commissione Finanze.