• 05/06/2017

“Alla ricerca di un appiglio per la quotidiana sparata propagandistica del suo blog, Grillo ha scelto oggi di concentrarsi su Equitalia. Peccato che per speculare sui pignoramenti scriva delle imprecisioni così gravi da sconfinare nella fake news”.  Lo dichiara Paolo Petrini, deputato del Partito democratico e componente in Commissione Finanze alla Camera, in risposta all’odierno post di Beppegrillo.it su Equitalia e i suoi meccanismi di riscossione.

 “Intanto – spiega – informiamo Grillo che dal 24 novembre del 2016 Equitalia non esiste più, essendo stata abolita per effetto delle norme contenute nel decreto fiscale collegato alla manovra di bilancio 2017. Quanto ai pignoramenti, il post contiene un grave strafalcione. Premesso che l’Agenzia delle Entrate aveva anche prima il potere di entrare e verificare i conti correnti, il nuovo ente di riscossione nato dalla fusione con Equitalia ha acquisito anch’esso, com’è ovvio, il potere conoscitivo sui conti. Il potere sanzionatorio, invece, è lo stesso. L’unica cosa che è cambiata rispetto a prima è dunque la possibilità di sapere se una persona che deve dei soldi al Fisco è in grado o meno di pagarli e, di conseguenza, se nel momento in cui decide di non pagare sta facendo il furbo. Il resto è identico a prima”.

“In altre parole o Grillo non ha capito bene le differenze rispetto al passato, oppure il campione del feroce moralismo Cinquestelle ha deciso di difendere chi vuol fare il furbo non pagando i soldi che  spettano alla collettività”, conclude.