• 14/12/2015

La vice presidente della Camera: riflessione strategica sull’Europa, il Pd può dare un contributo nel Pse

“Gli elettori francesi hanno dimostrato al secondo turno delle regionali di temere una vittoria della destra xenofoba e populista della Le Pen. I voti assoluti ci dicono che l'avanzata del Front National non si è arrestata, ma l'unità delle forze repubblicane ha impedito che si insediasse al governo. In altre parole, il meccanismo elettorale del doppio turno ha funzionato ancora una volta anche se le ragioni per le quali molti cittadini si sono rivolti al FN restano lì. Crescita e disoccupazione, lotta alla minaccia del terrorismo, governo del fenomeno migratorio: su questi terreni le forze politiche progressiste in Francia e in tutto il continente sono chiamate a dare risposte convincenti e a dimostrare di essere capaci di innovazione culturale e grande concretezza”.

Così la vice presidente della Camera commenta il risultato della consultazione francese.

“L'unica strada che può contenere e sconfiggere le forze estremiste e anti europee è quella che abbiamo imboccato in Italia con le riforme, mettendoci noi alla testa del cambiamento. Il PD può portare un contributo nel Pse per far avanzare con maggiore determinazione una riflessione strategica sull'Europa – conclude - per sostenere le riforme necessarie all'Unione per tornare ad essere un punto di forza e non di debolezza nella piattaforma dei progressisti europei”.