• 27/02/2016

Da Renzi-Juncker auspicata ripartenza

"Da un lato il commissario europeo agli affari economici Pierre Moscovici che ribadisce l'importanza della politica monetaria della Bce per lo stimolo alla ripresa economica, dall'altro il Ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Shäuble che definisce la politica monetaria troppo accomodante e ribadisce la sua contrarietà a un pacchetto di stimoli da parte del G20 per contrastare la crescita". Lo dice Francesco Boccia del Pd, presidente della commissione Bilancio della Camera.
 "In Cina durante il G20 - prosegue Boccia - va in scena l'inconcepibile divisione europea e l'incapacità dei grandi della terra nel contrastare il rallentamento nonostante i rischi maggiori siano sotto gli occhi di tutti: la deflazione che si radica nelle economie più avanzate. E la correzione probabile al ribasso della crescita mondiale nel 2016 prevista al 3%. 
 È evidente che serve un surplus di azione politica in Europa su una linea chiara a favore di stimoli fiscali e monetari in grado di affiancare una nuova stagione di investimenti. Mai come in questo momento servono politiche espansive. Senza la certezza di creare aspettative di maggior benessere il rischio maggiore sociale ed economico è proprio in capo all'Europa. L'area Euro resta sofferente rispetto all'Europa a 28 e rispetto agli USA. Sia sul Pil che sull'inflazione. Con l'Eurozona addirittura sotto 0,3% di inflazione nonostante gli sforzi Bce per riportarla al 2%. 
Non capirlo sarebbe una gravissima responsabilità politica. E la strada resta solo una, far cambiare visione sulle politiche per la crescita all'Europa. L'incontro tra Renzi e Juncker potrebbe rappresentare l'inizio di un nuovo proficuo confronto. Speriamo lo capiscano a Pechino in queste ore anche i principali rappresentanti economici europei".