• 16/10/2014

“Dalla fine di questo mese, in forza di una convenzione stipulata tra il Ministero dell’Interno e Poste italiane, il passaporto sarà spedito direttamente nelle case di chi ne ha fatto richiesta. Buona notizia, che conferma che l’impegno assunto dal Governo Renzi di semplificare la vita dei cittadini incomincia a tradursi in fatti concreti. Restano però esclusi da questa possibilità i circa quattro milioni e mezzo di cittadini residenti all’estero e iscritti all’AIRE, aumentati nell’ultimo anno di oltre 140.000 unità. Di essi, 2.380.000, cioè oltre la metà, sono iscritti per espatrio, quindi in condizione di usare assiduamente il passaporto”.

E’ quanto ha dichiarato Laura Garavini, componente dell’Ufficio di presidenza del Gruppo PD della Camera.

“I contatti dei cittadini italiani all’estero con gli uffici consolari – ha proseguito la parlamentare del PD - sono diventati progressivamente più faticosi, sia per antiche e note lentezze burocratiche che per fatti nuovi, come l’eliminazione di oltre quaranta circoscrizioni consolari e la rarefazione del personale in servizio presso i Consolati. Molti, inoltre, sperimentano sulla propria pelle quanto sia difficile prenotare un appuntamento con gli uffici consolari. E’ necessario, dunque, che per loro si faccia come per gli altri cittadini, anzi di più perché dalla Pubblica Amministrazione essi finora stanno avendo di meno.

In questa ottica, ho presentato un’interrogazione al Governo, sottoscritta anche dai colleghi del PD eletti all’estero Farina, Fedi, La Marca e Porta, oltre che dai colleghi Nissoli e Tacconi., per chiedere al MAECI e al Ministero dell’Interno di predisporre un piano di semplificazione e di decentramento delle procedure relative alla richiesta e alla consegna dei passaporti ai cittadini all’estero. Dove si è già provato a sperimentare soluzioni intelligenti e nuove ci sono stati riscontri positivi. Dunque sembra che, compatibilmente con le situazioni dei singoli Paesi, si possa arrivare a dare un servizio più semplice e diretto ai nostri connazionali”.