• 02/07/2014

No a pubblicità, coinvolgimento dei comuni, diagnosi e cura della ludopatia

“Stop alle pubblicità sul gioco d’azzardo e regole più rigide per i locali che ospitano apparecchi quali slot e vlt. È quanto prevede la proposta di legge sul gioco d’azzardo licenziato dalla Commissione Affari Sociali”. Lo dice Daniela Sbrollini, deputata del Pd e vicepresidente della commissione Affari sociali.

“Dopo molti mesi di lavoro – prosegue Sbrollini - abbiamo licenziato una proposta di legge che vuole essere un valido strumento per iniziare ad arginare un fenomeno sempre più diffuso. Innanzitutto, per permettere a tutti di inquadrare bene il fenomeno come una questione sanitaria, abbiamo assegnato al Ministero della Salute l’Osservatorio sulla ludopatia, attualmente in capo all’Agenzia delle dogane e del monopolio. Abbiamo poi stanziato 200 milioni annui per attività e politiche di prevenzione, formazione, diagnosi e cura della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico. La pdl licenziata dalla commissione supera i limiti del decreto Balduzzi. In particolare, vengono finalmente coinvolti i Comuni: sulla base di indicazioni nazionali, i municipi dovranno predisporre dei regolamenti per cui le sale gioco dovranno rimanere aperte massimo 8 ore al giorno e distare almeno 500 metri dai luoghi sensibili. Vigerà il divieto di alcol, fumo e utilizzo del bancomat. Un altro elemento importante è la possibilità di accedere alle sale gioco con un tesserino sanitario su cui verranno registrate le giocate. Infine, per i prossimi 5 anni non potranno essere introdotti nuovi giochi. Adesso, dobbiamo difendere questo lavoro in Aula contro i tanti interessi legati al gioco. Secondo il ministero della Salute gli italiani col vizio del gioco sono 700 mila, di cui 300 mila considerati patologici. Di fronte a questi dati è chiaro che con la proposta de legge licenziata non vogliamo criminalizzare chi gioca ogni tanto, ma porre rimedio ad un’emergenza sociale”.