• 20/06/2016

Oggi 20 giugno si celebra la Giornata mondiale del rifugiato, promossa nel 2001 in occasione del cinquantenario dall’approvazione della Convenzione delle Nazioni Unite sullo status di rifugiato e il diritto di asilo. Importante è la campagna lanciata dall’Unhcr, con l’hashtag #WithRefugees, a sostegno della petizione per chiedere ai governi di tutto il mondo azioni concrete in favore di chi è costretto a fuggire”. Lo ha detto Paolo Beni deputato del Pd.

“Ci troviamo nel mezzo di una vera catastrofe umanitaria prodotta dai conflitti e disordini che agitano il mondo. Il numero di persone – prosegue Beni – in fuga dalle guerre e dalle persecuzioni ha superato ormai i 60 milioni, il livello più alto dopo la fine della seconda guerra mondiale. Molto spesso i governi dei paesi in cui gli sfollati cercano rifugio vengono meno al dovere dell'accoglienza e aumentano le restrizioni al diritto di asilo, favorendo il dilagare nell'opinione pubblica della retorica anti-rifugiati e dell'ostilità xenofoba. Perché finisca questa catastrofe – conclude Beni – bisogna aprire una nuova stagione di pace e stabilità, sviluppo e cooperazione, e questo è compito di stati e governi, istituzioni sovranazionali e leader mondiali. Ma mentre aspettiamo di rimuoverne le cause, il problema va gestito, e questo lo si può fare solo se tutti condividono la responsabilità di assicurare ai rifugiati accoglienza e protezione”.