• 05/11/2016

"Con una lettera del vicepresidente Andrea Scrosati, Sky mi ha annunciato che mettera' in onda il docu-film sulle carceri di Ambrogio Crespi 'Spes contra spem, liberi dentro'. Dispiace che su una tematica pienamente da servizio pubblico come quella della situazione carceraria la Rai, dopo un interessamento iniziale, abbia poi preferito mantenere una linea di silenzio, senza cogliere la disponibilita' dei produttori a concederlo gratuitamente per la trasmissione". Lo dichiara il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai. "Il ministro della Giustizia Orlando ha definito 'Spes contra spem' - spiega Anzaldi - un 'manifesto contro la mafia'. Si tratta di un prodotto che in maniera coraggiosa approfondisce la questione carceraria e in particolare l'ergastolo ostativo. Una tematica che sarebbe stato opportuno vedere trattata sul servizio pubblico, che di rado si e' occupato delle carceri. Peraltro proprio in questa settimana e' arrivata la disponibilita' della Camera dei deputati a proiettare il film a Palazzo Montecitorio il prossimo 14 novembre. Un'altra occasione persa per la Rai, alla quale i cittadini pagano quasi due miliardi di euro di canone. Onore e gratitudine a Sky, che ha dato la sua disponibilita' proprio alla vigilia della marcia dei radicali da Regina Coeli a San Pietro"