• 09/09/2014

“In un paese che ha conosciuto gravissimi episodi di depistaggio in processi di strage e di mafia, l’opposizione di Forza Italia all’introduzione di misure severe ma giuste nei confronti di chi inquina le indagini più che stupore desta sconcerto”. Così Paolo Bolognesi, deputato del Pd e presidente dell'Associazione dei familiari delle vittime della strage di Bologna, replica a quanto deciso dal gruppo forzista in vista dell’esame in aula del provvedimento che introduce il reato di depistaggio . A giudizio di Bolognesi, primo firmatario della proposta di legge, “sostenere, come fa Fi, che le nuove norme daranno più potere alle procure è argomento risibile dato che il vaglio ultimo spetta al giudice. E altrettanto scorretto è affermare che il depistaggio allargherebbe impropriamente i confini del favoreggiamento semplice, confondendo il dolo specifico richiesto dal depistaggio con il dolo generico del favoreggiamento. E non solo: il reato di depistaggio colpisce condotte diverse e specificatamente qualificate da un’azione diretta a distruggere, occultare prove, creare false piste. Francamente – conclude Bolognesi – quelli di Fi mi sembrano timori oggettivamente infondati”.