• 02/12/2014

“A ogni provvedimento sulla giustizia riparte la grancassa leghista sul governo ‘salva ladri’, ma qui si tratta solo di evitare processi e dispendio di energie e risorse per il classico furto di una mela”. Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia alla Camera, liquida come “infondate, in cattiva fede ed evidentemente strumentali” le accuse del Carroccio al decreto legislativo varato ieri dal consiglio dei ministri che esclude la punibilità nel caso di particolare tenuità del fatto: “Il decreto – spiega l’esponente del Pd – è l’attuazione di una delega già approvata dal Parlamento e riguarda reati bagatellari puniti con la sola multa o con una pena inferiore ai 5 anni, reati insomma per i quali la custodia cautelare in carcere è già adesso esclusa. Il vaglio spetterà sempre al pm e al giudice, che terrà ovviamente conto anche delle considerazioni della vittima”.

Piuttosto, chiede Ferranti, “non è la Lega che ha votato la depenalizzazione del falso in bilancio voluta dal governo Berlusconi che ha garantito e garantisce l’impunità a tutti quelli che hanno commesso reati che costituiscono la base della criminalità economica e finanziaria? E non è la Lega, insieme agli alleati del centrodestra, che ha approvato la ex Cirielli che ha dimezzato i tempi di prescrizione di tutti i reati, anche dei più gravi, e ha mandato al macero migliaia di processi con la conseguente scarcerazione di pericolosi delinquenti?”.