• 04/12/2014

“Un atto di civiltà giuridica”. Così Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia della Camera, commenta il via libera dell’aula in terza lettura alla riforma delle misure cautelari: “Si tratta di una riforma strutturale – osserva l’esponente del Pd – che certamente si lega (potendo contribuire a un ulteriore riduzione del numero dei detenuti) alla questione del sovraffollamento carcerario, ma risponde soprattutto a ragioni di civiltà giuridica. Le misure cautelari in carcere – spiega Ferranti – non possono costituire una anticipazione della pena: quello approvato è un buon testo, un testo equilibrato che riesce a contemperare il principio di una carcerazione preventiva come ‘extrema ratio’ con la necessità di tutelare le vittime e la sicurezza dei cittadini nei confronti dei reati gravi. E’ un testo, insomma, che dà più garanzie agli imputati senza alcun cedimento nei confronti dei delitti di forte allarme sociale, dalla mafia alla violenza sessuale, dalle rapine allo stalking”.

L’auspicio, aggiunge la presidente della commissione Giustizia, “è che ora il provvedimento possa avere una rapida e definitiva approvazione da parte del Senato, perché è indispensabile ripristinare una cultura delle cautele penali fondata sul rispetto dei principi costituzionali e sulla necessità di valutare, caso per caso e senza automatismi, le misure più idonee a garantire le esigenze cautelari in attesa del processo e della sentenza”.