• 20/01/2016

"Qualcuno detto che lo stato di civilta' di un Paese  si misura visitando le carceri; possiamo aggiungere che lo stato di civilta' di un Paese si misura, in generale, sullo  stato della giustizia. E anche se ancora molto resta da fare, i dati citati dal ministro Orlando  sono i migliori degli ultimi vent'anni, alludono a un cambiamento di fase misurabile in concreto". Cosi' la deputata del Pd Anna Rossomando dopo la relazione del ministro Orlando sullo stato della giustizia.

"E' stata archiviata, grazie all'impostazione nuova di governo e parlamento, la fase caratterizzata - ha osservato Rossomando - dalla giustizia concepita come scontro, un terreno di battaglia in cui i primi caduti erano i cittadini: la giustizia è stata terreno di contrapposizione artificiosa, strumentale a una certa visione politica; ora questa stagione e' stata completamente superata". 

"Si sono cercati  - ha aggiunto la deputata del Pd - gli interventi piu' efficaci per tutelare in concreto i diritti dei cittadini normali, sia in campo civile che penale. Sono stati messi in campo gli  strumenti per dare risposte adeguate, concrete, utili ed effettive. Cosi' si e' ridotta la popolazione carceraria, drasticamente diminuito l'arretrato delle cause civili, definiti meglio alcuni reati, reintrodotti altri che ne erano impropriamente usciti, aggiunti altri come gli ecoreati con l'attenzione prioritaria al ripristino del danno ambientale. Per una giustizia, ora e finalmente, dalla parte dei cittadini comuni".