• 01/06/2018

"Dopo quasi novanta giorni di estenuante tarantella, nella quale i cosiddetti vincitori del 4 marzo hanno dato vita ad uno spettacolo mai visto, l'Italia ha un nuovo governo. Nel frattempo, abbiamo assistito a una impennata dello spread, a un aumento degli interessi sui titoli del debito pubblico e a un'accennata fuga di capitali dal Paese che hanno poi indotto i protagonisti ad assumersi, finalmente, le loro responsabilità. Ora vedremo se e come sapranno passare dalle parole ai fatti". Lo dichiara Enrico Borghi, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, a proposito della nascita del governo Conte .

"Il governo sovranista - prosegue - parte con una leadership debole affidata da uno sconosciuto professore universitario, che ha già dimostrato di essere ostaggio dei suoi ingombranti vicepremier, e con una marcata influenza, se non addirittura guida, internazionale. Abbiamo visto la sponsorizzazione da un lato del presidente della Russia, Putin, e dall'altro dell'ideologo di Trump, Steve Bannon, presente con tutta la sua influenza in questi giorni nella capitale per dare vita ad un governo per il quale arrivano in queste ore le voci di giubilo di personaggi come Marine Le Pen e Nigel Farage. Si tratta sicuramente di un salto di fase, ma  i fatti presto si incaricheranno di dimostrare che un governo autopresentatosi ‘del cambiamento’ si rivelerà un ottimo affare per rentier, speculatori, ricchi e un pessimo affare per i ceti popolari che lo hanno sostenuto. Un governo nel quale trovano spazio consolidati gattopardi, esponenti delle vituperatissime banche e del mondo finanziario che si voleva essere patrimonio del Pd e addirittura - per esplicita, e quasi incredibile ammissione dello stesso Di Maio - personaggi legati alla massoneria internazionale”.

“Per parte nostra, non mancheremo di esercitare la nostra azione di opposizione parlamentare, politica e sociale, per costruire le ragioni di una alternativa che si renderà necessaria quando le misure del primo governo sovranista si mostreranno inefficaci e non utili al Paese”, conclude.