• 13/12/2016

“La nascita di questo governo rappresenta un atto di responsabilità nei confronti degli italiani. Quello di assumersi l’onere e l’onore di governare insieme questo Paese che ha di fronte emergenze che saremo comunque tenuti ad affrontare”. Lo ha dichiarato nell’Aula della Camera Marco Di Maio, deputato e componente dell’ufficio di presidenza Pd, per motivare il suo voto di fiducia al governo Gentiloni.

“Una chiamata alla responsabilità comune – ha continuato - a cui non si è voluto rispondere, dimostrando che per alcuni partiti gli interessi di parte e i calcoli politici vengono prima dell’interesse nazionale. La nostra, dunque, è una decisione diversa da chi preferisce voltare le spalle alla responsabilità nazionale. L’Italia non può permettersi di vivere mesi di stallo politico e istituzionale in attesa che il quadro giuridico e legislativo sia ben delineato e ci consenta al più presto di andare a nuove elezioni, che rimane per noi un obiettivo non rinunciabile e da perseguire nel più breve tempo possibile. E poi è giunta l’ora che si facciano un esame di coscienza quei colleghi parlamentari che continuano a giocare sull’ambiguità accusando questo Governo di non essere legittimo perché non eletto dai cittadini. I casi sono due: o non conoscete la Costituzione oppure mentite sapendo di mentire”. 

“Si può non condividere, non essere d'accordo e criticare aspramente. Non si possono però continuare a raccontare cose false, irrealizzabili, impossibili da attuare. E' un modo di far politica a cui non ci rassegneremo mai. Per questo, rimbocchiamoci le maniche”, ha concluso.