• 07/12/2016

“Con le dimissioni rassegnate ufficialmente dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, si chiudono così 1018 giorni di Governo (il quarto più ‘longevo' dei 63 che abbiamo avuto in 70 anni di Repubblica) durante i quali sono state realizzate moltissime cose di cui sono contento di essere stato un umilissimo protagonista assieme ai miei colleghi parlamentari”. Lo dichiara Marco Di Maio, deputato e componente dell’ufficio di presidenza del Partito democratico alla Camera.

“Non voglio fare – continua - una lunga lista della spesa, né aprire un dibattito su ogni cosa fatta. Ma si lascia in eredità un patrimonio di non poco conto:  leggi significative come lo sono quelle sulle unioni civili, sul "dopo di noi", sui reati ambientali, sul Terzo settore, sulla cooperazione internazionale, sulla sicurezza stradale, sulle dimissioni in bianco, sull’autismo, sullo spreco alimentare, sulla corruzione, sull'evasione fiscale. E l'elenco potrebbe continuare. Saranno altre le sedi in cui dare un giudizio complessivo circa l'azione di questo Governo: qui mi limito solo a dire che si chiude - per ora - un tentativo di cambiare il Paese che non si deve fermare. Bisogna ripartire al più presto. L'Italia ha bisogno di completare molte riforme e di realizzarne altre”.

“Non ha bisogno di un governo che nasca perché ‘è meglio tirare a campare, che tirare le cuoia’ come amava dire Giulio Andreotti, e come in tanti, in Parlamento, vorrebbero. Piuttosto meglio, appena possibile, andare a nuove elezioni”, conclude.