• 06/07/2015

La vice presidente della Camera, Marina Sereni: solidarietà e responsabilità dovrebbero ora soccorrere tutte le parti

“Il risultato del referendum greco di ieri è inequivocabile, eppure esso ha paradossalmente  moltiplicato le domande e i punti di incertezza. Tra gli elettori greci è prevalsa la richiesta di un cambiamento radicale nei rapporti con l'Europa: gli effetti sociali delle politiche di austerità hanno spinto la grande maggioranza dei cittadini a dire ‘No’ ad un'ipotesi di accordo con i creditori che avrebbe comportato ulteriori sacrifici ma ora nessuno può garantire che si giunga ad un compromesso migliore”.

Così la vice presidente della Camera, Marina Sereni, il giorno dopo la vittoria dei ‘No’ in Grecia.

“Siamo entrati in una fase completamente nuova e nessuno è in grado di prevedere le reazioni e i comportamenti dei numerosi attori sulla scena – continua -  Solidarietà e responsabilità dovrebbero ora soccorrere tutte le parti: sono in ballo aspetti tecnici complessi - mai affrontati prima - che potranno essere superati positivamente solo se ci sarà una ampia volontà politica”.

“Per chi, come noi, non può certo augurarsi l'uscita della Grecia dall'euro è chiaro che ora si tratta di far partire il negoziato su basi nuove, affrontando gli aspetti umanitari di questa vicenda e delineando  - conclude - un percorso di riforme di medio periodo che mettano l'Europa al riparo dalla disgregazione e aiutino la Grecia a ritrovare la strada della crescita e del risanamento”.