• 13/01/2016

"La decabornizzazione dell’Iva di Taranto è la via maestra per tenere insieme tutela dell’ambiente, lavoro e rilancio industriale della più grande acciaieria d’Europa. Oggi la Camera dei Deputati ha approvato un ordine del giorno che ho presentato come prima firmataria insieme ai colleghi Realacci, Mariani, Braga e Borghi che impegna il Governo a valutare la possibilità di inserire tra i criteri per valutare la rapidità e l’efficienza dell’intervento con riferimento alla tutela dei profili di tutela ambientale gli interventi previsti per ridurre il livello di emissioni di co2 prodotto dall’attività dello stabilimento Ilva di Taranto anche con la sostituzione del carbone utilizzato nei processi produttivi con fonti di energia meno inquinanti”, è quanto afferma Stella Bianchi membro del Pd in Commissione Ambiente della Camera.

 

“Per ridurre l’impatto ambientale dell’attività dello stabilimento Ilva di Taranto”, prosegue Bianchi, ha valenza significativa la possibilità di innovare il processo produttivo riducendo l’utilizzo del carbone a favore di altra fonte energetica meno inquinante come il gas. Questa ipotesi è peraltro già contenuta nella proposta di piano industriale elaborato dai commissari Bondi e Ronchi. Una tale azione, inoltre, andrebbe incontro a quanto deciso alla COP21 di Parigi che richiede l’adozione da parte degli stati aderenti di politiche di decarbonizzazione per rispettare l’obiettivo di contenere l'aumento della temperatura media globale ben al di sotto di 2 gradi e puntando a 1,5 gradi in più rispetto al periodo precedente alla rivoluzione industriale”.