• 16/10/2014

 I deputati del PD Enza Bruno Bossio e Khalid Chaouki hanno presentato una interrogazione al Ministro dell'Interno Angelino Alfano per "accertarsi che non si siano verificate violazioni dei diritti umani nei confronti di 124 migranti siriani sbarcati il 10 ottobre scorso, tra cui 32 donne e 21 minori accompagnati, presso il centro Cara Sant'Anna di Crotone".

"Infatti, secondo alcune segnalazioni - prosegue la nota dei due parlamentari - giunte ai due deputati democratici dalle organizzazioni Praesidium (Save The Children e UNHCR) e dal garante dell'infanzia della Regione Calabria Marilina Intrieri, pare siano stati usati metodi coercitivi nelle procedure di identificazione e di foto segnalamento dei 124 profughi siriani (minori compresi). Com'e' noto, in forza del Regolamento "Dublino III" i migranti possono chiedere asilo nel Paese europeo di primo approdo (in questo caso l'Italia) senza possibilita' di avanzare tale richiesta in Stati diversi. Per questo motivo i siriani si erano rifiutati di farsi identificare, fino a mettere in atto uno sciopero della fame nonostante fossero gia' fortemente provati dalla recente inumana traversata".

"La procedura di identificazione coatta prevista dal "Dublino III" - hanno evidenziato i due deputati democratici - e' assolutamente lesiva dei diritti umani dei migranti, tanto che da piu' parti se n'e' chiesta la revisione nelle competenti sedi europee. Nel suo intervento oggi alla Camera il Ministro dell'Interno Alfano non ha fornito alcuna rassicurazione sul superamento di queste procedure, fatte salve alcune generiche disponibilita' che sarebbero emerse in sede europea". La circostanza, infine, che i fatti richiamati nella interrogazione si siano verificati al centro Cara di Crotone, gia' oggetto di "inchieste giornalistiche - conclude la nota - apparse sulla stampa nazionale e le cui condizioni hanno suscitato numerose perplessita' anche durante una recente visita della stessa deputata Bruno Bossio dell'on. Nico Stumpo, non fa che aggravare un quadro di preoccupante violazione di diritti umani che non puo' non essere oggetto di attenzione da parte delle istituzioni democratiche italiane".