• 08/09/2014

Anche noi vogliamo nuove regole europee, intanto vogliamo anche salvare vite in mare

“Noi siamo per la legalità e il rispetto dei poteri costituiti: quando il governatore Maroni dice che non ‘intende prendere ordini dai prefetti’, deve essere conscio che sta dando l’esempio di una istituzione che si comporta in modo sovversivo delle regole dello Stato. Quando la Lega avrà il 51% dei voti di questo paese, e non il 6% attuale, potrà decidere di cambiare le leggi. Fino ad allora, vanno rispettate anche da Maroni”.

Lo dice Emanuele Fiano, deputato e responsabile Sicurezza del Pd, il quale aggiunge: “Sulle politiche dell’immigrazione e sui profughi Maroni fa sempre finta di essere l’ultimo arrivato ma le regole europee alle quali siamo sottoposti sono dettate dal Regolamento di Dublino (2003) accettato anche dai governi di destra di cui lui è stato ministro dell’Interno”. “Anche noi consideriamo ingiuste quelle norme e crediamo che la politica nei confronti dei profughi e dei richiedenti asili debba essere di tutta l’Europa. Non è pensabile che le centinaia di migliaia di persone che stanno fuggendo dai teatri di guerra in Medio Oriente debbano essere tutte unicamente accolte nel primo paese europeo nel quale giungono, anche perché quasi sempre giungono in Italia. Lo abbiamo chiesto con una mozione unitaria della maggioranza approvata dalla Camera. Ma, fintanto che le leggi e i trattati europei saranno questi, noi preferiamo aver salvato 40 mila vite in mezzo al mar Mediterraneo, anche se questo dovesse costarci la perdita di 40 mila voti di consenso”.