• 03/10/2014

"Il tragico naufragio di un’imbarcazione libica a largo di Lampedusa, avvenuto il tre Ottobre del 2013 che ha causato la morte di 366 migranti e 20 dispersi, ha scosso le coscienze dell’Italia e dell’Europa intera. ‘Mai più morti nel mar Mediterraneo’ si disse all’indomani di quel drammatico naufragio. Credo che il ricordo e la memoria di quel tragico giorno, devono costituire un momento di riflessione vera su una tragedia globale, come quella dell’immigrazione, a cui dare risposte immediate e sicuramente più efficaci di quelle fin qui adottate. L’istituzione della giornata della Memoria, proposta dal gruppo parlamentare del Pd, nasce dall’esigenza di preservare nella memoria collettiva del Paese il ricordo della grave tragedia avvenuta al largo di Lampedusa.

Ad un anno di distanza, il Mediterraneo è ancora teatro di tragedie per migliaia di uomini e donne in fuga dalla guerra, dalla disperazione e dalla povertà. Il semestre Italiano alla presidenza del consiglio dell’UE deve essere l’occasione per far si che l’Italia riconquisti una posizione di forza nel panorama continentale e che possa, quindi, delineare una nuova politica dell’immigrazione, della gestione dei flussi migratori e dell’accoglienza. L’Europa tutta deve assumersi, in modo chiaro e netto il dovere di coordinare le operazioni in mare finalizzate alla salvezza di uomini e donne, solo allora si potrà parlare di doveri e diritti fiscali, legislativi e comunitari.

Uno dei motivi principali che ci ha spinto , come gruppo parlamentare del PD, ad organizzare la due giornate d’incontri svoltasi lo scorso 26 e 27 Settembre, proprio ad Agrigento, è stata l’esigenza di chiedere a gran voce all’Europa di essere prima ancora che un luogo geografico, una comunità, ed in primo luogo una comunità di uomini e donne che insieme affrontano le sfide, spesso complesse e difficili , come quella dell’immigrazione, ed alle quali siamo tutti chiamati a dare risposte efficaci. Non può essere soltanto l’Italia a gestire quei flussi migratori che vedono intere popolazioni Africane spostarsi, con sempre maggiore frequenza ed intensità, verso le coste Siciliane.”

Lo ha dichiarato, il deputato PD, Maria Iacono.