• 24/09/2014

Ad un anno da Lampedusa almeno 266 vittime aspettano un nome

“Apprezziamo le parole del Ministro Alfano che ha definito “interessante” la nostra richiesta di creare un database sui migranti scomparsi. E’ umanamente doveroso dare alle famiglie informazioni precise sui loro cari. Per ciò secondo noi è indispensabile la creazione di un’anagrafe delle persone che risultano morte o disperse in mare o delle quali semplicemente non si hanno più notizie. Ad un anno da Lampedusa ancora 266 vittime aspettano un nome, dunque ci auguriamo che si passi dalle parole ai fatti”. Lo afferma Lia Quartapelle deputata del Pd e prima firmataria dell’interrogazione discussa oggi durante il question time.

“Il nostro Paese- aggiunge Quartapelle - ha dato prova di generosità e accoglienza nei confronti dei migranti e l’operazione Mare Nostrum ne è un altissimo esempio, tuttavia l’impegno per costruire un’anagrafe delle persone scomparse deve trovare un’applicazione concreta. Ricordiamo che dobbiamo essere grati alle Ong che grazie al loro capillare lavoro ci forniscono l’unico dato approssimativo esistente dei dispersi cioè 23Mila in 14 anni, per una media di 1600 persone l'anno. Un numero impressionante, nonostante il generoso impegno degli operatori di Mare Nostrum”.