• 17/04/2015

Territorio ha già pagato prezzo di altre crisi industriali

“Le iniziative del Governo in merito al piano industriale del gruppo Buzzi Unicem e ai relativi risvolti produttivi e occupazionali lasciano speranze per il futuro”.

- Lo dichiara la deputata del Partito Democratico Irene Manzi commentando le parole del Viceministro dello Sviluppo economico, Calenda, pronunciate questa mattina nell’Aula della Camera rispondendo a una interpellanza, di cui la deputata è prima firmataria, sull'avvio della procedura di acquisizione della Sacci Spa da parte della multinazionale piemontese -

“Il Viceministro Calenda ha infatti dichiarato che il Mise da la propria disponibilità all’apertura di un imminente tavolo di confronto che avrà anche il compito di verificare, all’esito della procedura in corso presso l’Antitrust, la fattibilità del piano industriale, accertandosi, allo stesso tempo, che il medesimo non comporti penalizzazioni sotto il profilo economico, produttivo ed occupazionale nei territori dove la Sacci Spa ha fino ad ora operato.

 “Sono alte le attese e le aspettative delle istituzioni, a vario titolo coinvolte, di conoscere il contenuto del piano industriale del gruppo Buzzi Unicem, nonché sono grandi le preoccupazioni dei lavoratori impiegati negli stabilimenti Sacci, alcuni già raggiunti da lettere di mobilità, circa la paventata chiusura degli stessi. Occorre scongiurare quest’ultima ipotesi - conclude la deputata maceratese - perché, ricordando nello specifico la situazione dello stabilimento di Castelraimondo, si creerebbero altri notevoli problemi a tutto l’indotto e a un territorio che ha già pagato il pesante prezzo di altre gravi crisi industriali”.