• 04/12/2014

“La decisione assunta dal governo di modificare le modalità relative all'applicazione del decreto legge 66/2014 relative all'IMU agricola nei terreni montani, con l'obiettivo di rinviarne il pagamento stabilito per il 16 dicembre 2014 anche al fine di rivedere i criteri applicativi, comunicato oggi dal sottosegretario Baretta al Parlamento è una scelta positiva da parte del Governo, che va nel senso della lettera che 127 deputati democratici hanno indirizzato al premier e al ministro Padoan e che dà risposte chiare ai contribuenti. Ora, al fine di giungere ad una soluzione tecnica che possa essere equa ed efficace, si apra un confronto vero nel merito, partendo dal
presupposto che le misure fiscali devono essere figlie della politica e non affidate ad una pura logica ragionieristica. In tal senso, occorre lavorare affidando il valore del cespite fiscale non ad una logica altimetrica, ma ad una logica di progressività e di equilibrata redistribuzione dei redditi in maniera tale da promuovere in montagna l'unica, vera grande riforma che serve, ovvero la ricomposizione fondiaria dalla quale possono discendere veri gettiti fiscali".

Lo dichiarano in una nota congiunta i deputati democratici Enrico Borghi e Massimo Fiorio, promotori ieri insieme con il collega Walter Verini di un lettera sottoscritta da numerosi parlamentari Pd nella quale si chiedeva al governo di adottare il provvedimento di rinvio del pagamento dell'Imu agricola oggi sancito.