• 20/07/2017

“L'intreccio tra i mutamenti climatici, la siccità, il rischio idro-geologico, le caratteristiche del nostro territorio, a cui si aggiungono fattori come la malavita organizzata, fanno degli incendi un problema che deve essere governato con grande nettezza e non derubricato all'insegna di una occasionalità”. Lo ha dichiarato in Aula Enrico Borghi, capogruppo Pd in Commissione Ambiente,
“Dobbiamo quindi lavorare – continua - su due versanti: il primo è quello dell'emergenza. Bisogna far passare l'idea che i piromani che realizzano questi interventi compiono un attacco al bene comune, alle istituzioni e allo Stato. Serve un'immediata capacità di intervento e di repressione. Poi c'è il dato strutturale, fatto di prevenzione e quotidiana manutenzione territoriale. Bene ha fatto, poi, il Ministro a richiamare il tema della riforestazione. Quelli della riforestazione, della manutenzione, dell’emersione dell’illegalità – penso, ad esempio, ai roghi delle imprese illegali della Campania - sono temi su cui bisogna lavorare con costanza, in modo quotidiano, e non soltanto sono nella cornice dei grandi media. E, sotto questo profilo, un pensiero va anche da parte nostra, del Partito Democratico, a tutti gli operatori, a tutti i volontari, a tutti gli amministratori che sono in prima fila, a cominciare dai sindaci, dalla comunità del Parco del Vesuvio e dal presidente Casillo, che in queste settimane sono stati così duramente messi alla prova. C'è una strumentazione giuridico-legislativa che, nel corso di questi ultimi anni, ha conosciuto una positiva evoluzione: dal decreto convertito sulla “Terra dei fuochi” alla novità di un’integrazione della legge sulla mappatura e sul catasto, per passare dal blocco dei terreni addirittura alla loro confisca, alla legge sugli ecoreati. È lo sforzo collettivo e corale di una classe politica che ha voluto dare una risposta molto chiara nella direzione di configurare il reato ambientale non come elemento dell'occasionalità ma come elemento di una gravità rispetto alla quale noi chiediamo alle forze dell'ordine e alle forze della magistratura di dovere perseguire, con grande determinazione e con grande nettezza, i responsabili di questi atteggiamenti”.
“Occorre, insomma, fare in modo che tutti questi temi siano messi al centro dell'agenda. Deve essere chiaro che il disastro ambientale non è soltanto una questione marginale ma che, al contrario, siamo in presenza di reati molto gravi, perché aggrediscono il futuro dei nostri territori e delle nostre comunità”, ha concluso.

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