• 07/07/2016

Superare posizioni che nega diritti pensionistici a 20 dipendenti

Questa mattina a margine della relazione annuale del Presidente dell’Inps, ho consegnato a Tito Boeri una risoluzione che eviti un’ingiustizia per i circa 20 lavoratori che  hanno svolto, per più di dieci anni, attività professionale in esposizione a polveri e fibre di amianto oltre la soglia per cui è previsto il riconoscimento del cosiddetto beneficio amianto, come dipendenti di S.V.O.A. (Società Vastese Olii Alimentari, oggi Fox Petroli) e SOMI impianti”. Lo dichiara Antonio Boccuzzi, deputato del Partito democratico e componente in Commissione Lavoro alla Camera.

“L’Inps – spiega - ha negato la sussistenza di tale diritto, nonostante la consapevolezza che tali lavoratori fossero esposti all’ amianto; tra l’altro, il Tribunale di Vasto, con sentenza in primo grado (poi confermata in appello dal tribunale dell’Aquila), ha accolto la loro domanda e ha pertanto condannato l’Inps a rivalutarne la posizione contributiva. La Corte di Cassazione ha invece accolto il ricorso dell’Inps, dichiarando infondate le domande dei ricorrenti. Ha in tal modo rovesciato le due sentenze di merito, favorevoli ai dipendenti di Svaoa e Somi. Prima di quest’ultimo passaggio, l’Istituto di previdenza aveva emesso provvedimenti amministrativi di accoglimento delle domande amministrative di tali lavoratori, rivalutando le singole posizioni contributive con il coefficiente 1,5, anche con il riconoscimento della prestazione pensionistica. Dopo la sentenza della Corte di Cassazione, l’Inps ha invece revocato i suoi provvedimenti  amministrativi e chiesto l’emissione di decreti ingiuntivi nei confronti di alcuni lavoratori. In questi anni, alcuni dei lavoratori hanno contratto la patologia asbesto correlata e altri sono, purtroppo, già deceduti”.

 “Per questo, pur senza contestare l’esito della sentenza di Cassazione, nella risoluzione chiediamo che i dolorosi fatti avvenuti portino a superare la rigidità di una posizione dell’Istituto che, se inizialmente comprensibile, è stata poi stravolta dalla morte di alcuni lavoratori”, conclude.