• 15/05/2015

La differenza che l’Inps oggi registra tra le pensioni delle donne e quelle degli uomini rispecchia più cose:

- un mercato del lavoro da cui le donne escono per poi rientrare con fatica per occuparsi di figli e genitori;

- una condizione di lavoro che penalizza la maternità e determina differenze salariali che si riflettono sulla misura della pensione;

- la segregazione professionale delle donne.

D’altro canto è ormai certo e misurabile l’aumento del Pil con l’aumento dell’occupazione femminile. Il decreto sulla conciliazione su cui ieri la Commissione lavoro della Camera ha espresso, a larga maggioranza, un parere positivo compie un primo passo nella direzione giusta. Bisogna continuare su quella strada, accompagnarla con interventi selettivi che incentivino l’occupazione delle donne e prevedere che le assenze dal lavoro per curare figli e genitori siano coperti da contributi figurativi così come avviene in altri paesi.

Lo ha dichiarato l’on.Titti Di Salvo, Commissione lavoro Gruppo Partito Democratico, Camera dei Deputati