• 02/08/2016

Presentata una interrogazione al ministro del Lavoro

 

“Chiediamo al ministro Poletti di vigilare in merito al Regolamento di Organizzazione dell’Inps di e tutelare il buon funzionamento dell’Istituto considerata la sua funzione strategica nel welfare italiano”. Lo chiedono i deputati del Pd Giovanni Burtone, Demetrio Battaglia e Antonio Cuomo in una interrogazione a ministro del Lavoro.

 

“Nei giorni scorsi il Presidente dell’Inps, Tito Boeri, ha presentato il Regolamento in base al quale le Direzioni Centrali diminuirebbero da 19 a 14 con la cancellazione di Organizzazione, Formazione, Credito e Welfare, Posizione Assicurativa, Vigilanza, Convenzioni Internazionali e Comunitarie, Ispettorato. Verrebbero poi istituite due  nuove direzioni centrali “Segreteria unica tecnica amministrativa” e “Servizi agli Utenti” e sarebbe inoltre prevista la possibilità di assegnare un numero non contingentato di incarichi di consulenza, studio e ricerca di livello dirigenziale generale che potrebbero far lievitare di molto le funzioni dirigenziali previste dallo stesso Regolamento. Andrebbe anche effettuato un approfondimento sul nuovo profilo attribuito dal citato atto al ruolo di Direttore Generale che apparirebbe nettamente ridimensionato a vantaggio del Presidente il quale godrebbe di un principio di discrezionalità nella scelta degli incarichi esterni non contemperata da alcun contrappeso. Nella storia dell’istituto, soprattutto quella recente, il ruolo del Direttore Generale ha sempre avuto un compito di fondamentale contrappeso rispetto all’organo più politico rappresentato dal Presidente. Il CIV dell’INPS, inoltre, ha chiesto ufficialmente il ritiro del suddetto Regolamento d’Organizzazione minacciando addirittura  al ricorso al TAR. L’Inps è un istituto fondamentale per il welfare nazionale e al suo interno ha un patrimonio di know how e professionalità che non va assolutamente disperso e mortificato proprio in relazione alla strategica funzione dell’istituto. È vero che era stato il legislatore a prevedere una riorganizzazione della governance dell’istituto ma questo in una prospettiva più ampia e in un disegno complessivo di riforma del welfare”.