• 02/08/2016

“La delega al governo sulle intercettazioni, uno dei aspetti più rilevanti del Ddl sul processo penale, consentirà in tempi brevi, speriamo, di poter definire un quadro di regole chiare ed equilibrate su questa materia delicata. Come il ministro Orlando ha già anticipato, le categorie interessate, a cominciare dalla Federazione della Stampa e gli Ordini dei giornalisti, saranno coinvolte prima della redazione dei decreti legislativi che dovranno garantire, al contempo, l’efficacia di uno strumento fondamentale per le indagine e due diritti essenziali: quelli all’informazione e alla riservatezza”. 

Lo dice il Responsabile Giustizia del Pd, David Ermini, che sottolinea “l’importanza della soluzione trovata per il virus Trojan per il quale il magistrato dovra' seguire le procedure previste per le intercettazioni ambientali. Il sistema Trojan è particolarmente potente e invasivo perché consente di entrare nella vita dell’intercettato e di tutti quelli che gli sono attorno. Si tratta di uno strumento invisibile che riesce a registrare, e forse filmare, tutto l’ambiente circostante alla persona attenzionata: tranne che per i reati di alta criminalità, in tutti gli altri casi è evidente a qualsiasi anima democratica che si debbano prevedere delle procedure di garanzia. Quel virus, se non gestito, è il sogno di ogni dittatura, un attrezzo perfetto per lo Stato di polizia. Il nostro, per fortuna, è uno Stato libero e democratico ed è giusto che il sistema sia utilizzato dalla magistratura per colpire la criminalità attraverso una gestione rigorosa ed attenta”, conclude Ermini.