• 24/07/2014

“Dal vicino oriente giungono notizie sempre più allarmanti sulle condizioni di vita delle donne che vivono nei territori controllati dall'autoproclamato califfato di Iraq e del Levante. Dopo l'obbligo di offrire le figlie vergini ai combattenti, la situazione è precipitata ulteriormente. L'ordine impartito dal cosiddetto Isil che costringe le donne siriane e irachene a sottoporsi alla pratica barbara dell'infibulazione non può lasciarci indifferenti e silenti. Chiediamo pertanto alla Ministra Mogherini e all'Unione Europea di far sentire la sua voce e di mettere in atto tutte le iniziative possibili per tutelare donne e bambine di quelle regioni. Sembra siano già 28 le operazioni effettuate. Ricordiamo che la pratica dell'infibulazione, oltre ad essere uno strumento per sottomettere completamente la donna all'uomo, è anche causa frequente di morte per emorragia al momento del parto”.

Lo dicono Laura Coccia e Giulietta Pini, deputate del Pd.