• 12/03/2015

Creare reparti specializzati per la messa in sicurezza beni artistici e culturali

“Il Governo italiano intervenga a tutela dei siti archeologici e dei musei, patrimonio dell’umanità, messi sotto attacco durante gli interventi bellici”.

- Lo chiedono i deputati del Pd in una interrogazione, di cui è primo firmatario il componente della Commissione Cultura della Camera Roberto Rampi, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della difesa, al Ministrro degli Affari Esteri e al Ministro dei Beni Culturali, anche a fronte delle azioni compiute dai miliziani dell’Is a Mosul e nelle città archeologiche di Nimrud e Hatra -

“Nel corso degli attacchi bellici molti siti archeologici e musei vengono distrutti in maniera sistematica o depredati di pezzi importanti che – spiegano i deputati democratici Rampi, Scanu, Amendola, Coscia, Manzi, Malisani, Ascani, Raciti, Quartapelle, Mauri, Narduolo, Ghizzoni, Giorgis - vengono destinati al traffico illecito del mercato clandestino di opere arte, nei cui proventi il terrorismo di matrice internazionale trova un’importante fonte di autofinanziamento”.

 “Le nostre Forze armate hanno maturato un’indiscussa esperienza e una non comune capacità di interoperabilità nelle strutture sociali e organizzative dei paesi in conflitto. L’Arma dei Carabinieri, in particolare, annovera tra le proprie file Unità altamente specializzate alla tutela dei beni artistici e culturale ed al contrasto del traffico illecito di opere arte. Si dovrebbe , dunque, - proseguono i deputati - favorire la costituzione, all’interno delle Forze Armate, di complessi minori specializzati nella protezione e messa in sicurezza dei beni culturali, storici, artistici ed archeologici presenti nei territori di intervento delle Forze armate nelle missioni internazionali di pace e di stabilizzazione”.

“Chiediamo che il Governo  preveda, già nel prossimo provvedimento di proroga delle missioni internazionali di pace, la presenza di operatori dei reparti specializzati per la tutela dei bei artistici e culturali per garantire, come chiesto dall’ONU e dall’UNESCO, la messa in sicurezza dei beni storici, culturali, artistici ed archeologici messi a repentaglio dalla furia distruttrice dell’Is e – concludono - per contrastare il consistente traffico illecito di opere d’arte diretto a finanziarie le attività terroristiche di matrice internazionale”.