• 14/04/2016

“I dati Istat confermano la percezione più volte segnalata dall'Italia nel contesto europeo. Se il Quantitative Easing ha dimostrato di essere fondamentale per evitare speculazioni sui titoli sovrani, la massa di moneta non scende attraverso il sistema bancario al piano di sotto, alle imprese e alle famiglie. Nonostante la spinta italiana con provvedimenti finalizzati all'aumento dei consumi, per 22 città la deflazione non ha lasciato scampo, in misura maggiore ad alcune città del mezzogiorno.

E' necessario rilanciare i consumi attraverso l'aumento della massa di moneta circolante finalizzata all'aumento vero e proprio di denaro nelle tasche di più gente possibile. Siamo nella spirale perversa che porta molti consumatori a non spendere e alle imprese a ridurre gradualmente i magazzini, adattando al ribasso anche i cicli produttivi con il risultato di vendere i beni a prezzi inferiori, pagando prestazioni d'opera meno di quanto costavano alcuni anni fa.

Da questa spirale pericolosa a cui l'Europa e l'Italia non sono abituate si esce con una doppia manovra: aumento della massa monetaria a famiglie e imprese, mentre oggi è disponibile soprattutto per il sistema a causa delle crisi finanziarie vissute, e un grande piano di investimenti pubblici. L'UE non può più restare a guardare”. Lo dichiara il presidente della commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia.