• 19/04/2017

“Era il 2013 quando la Bicamerale per l'infanzia avviò, su mia proposta, un'indagine conoscitiva sulla povertà minorile. Il documento finale che ne scaturì consegnò al Parlamento, al governo e all'opinione pubblica, dati di enorme preoccupazione circa la condizione  di povertà materiale e educativa di più di un milione di bambine, bambini e ragazzi. 
Oggi l'Istat ripropone, nel contesto di un'audizione in Commissione bilancio, dati dolorosi sui minori che vivono in povertà: ben  1.250.000 tra  loro, pari al 12.3% della popolazione con età inferiore a 18 anni, sono  vissuti nel 2016 in condizioni di ‘grave deprivazione'. Sono tanti, sono troppi. E continuano ad essere troppi anche dopo il lavoro importante  svolto in Parlamento in questi ultimi tre anni. Continuiamo a pagare scelte politiche sbagliate degli anni precedenti, da Berlusconi a Monti, quando, difronte all'avanzare della crisi economica mondiale, si è continuato a tagliare sui servizi sociali e sulle risorse destinate all'infanzia. 
Oggi si stanno finalmente predisponendo misure di contrasto alla povertà a cominciare dal ddl anti povertà di recente approvato con 4 mld di risorse destinate. Ma é ancora troppo poco per fronteggiare un problema così grave e, con il senno di poi, é difficile sostenere che sia stato bene togliere l'imposta sulla casa a tutti o scegliere la via dei bonus. Bisogna cambiare strada e aggredire la piaga della povertà con misure incisive ed efficaci. 
Anche per questo ho scelto di sostenere la candidatura Orlando nella cui mozione ritrovo la consapevolezza necessaria e l'indicazione di misure efficaci ad affrontare il problema. È tempo che nel nostro paese si diffonda una reale cultura del rispetto dei diritti dell'Infanzia, è un nostro dovere  etico e  un investimento per il futuro. Se vogliamo una società migliore  dobbiamo avere il coraggio di  cambiare rotta”. Così Sandra  Zampa, vicepresidente commissione Infanzia e Adolescenza.

 

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