• 28/03/2017

“L’Italia non è un paese per donne” .  Lo dice la deputata Pd Sandra Zampa commentando i dati Istat che offrono un quadro desolante del rapporto tra uomo e donna nel nostro paese: oltre 8,3 mln donne sono sottomesse psicologicamente, 1 donna su 5 ha subito violenza sessuale, 1 mln lo stupro, il 20,2% delle donne tra i 16 e i 70 anni, è stata vittima di violenza fisica, minacce, calci, pugni.
Cifre dolorose, vere e proprie ‘torture’ che avvengono nel  nostro ‘bel paese’ che fa parte dell’Europa e che si autodefinisce, impropriamente, civile. Civile, tranne poi fare distinzioni inaccettabili, con conseguente discriminazione, tra essere maschi o femmine, sia all’interno della famiglia, sia  in tutti gli ambiti sociali e lavorativi, dove nei ruoli decisionali e di comando il sesso maschile la fa da padrone. E la fa da padrone anche negli abusi, naturale conseguenza di una cultura che vede ancora la donna subalterna. Le donne  sono le vittime di un pensiero retrogrado e le leggi non bastano.  Possiamo e dobbiamo fare di più sul piano della  loro tutela, formazione del personale giudiziario, prevenzione, rapidità di interventi, ma dobbiamo combattere la  violenza con una proposta culturale nuova che deve partire dai primi anni di scolarizzazione . La bambine e i bambini di oggi sono il futuro che può essere migliore se agiamo in fretta nessun giovane deve crescere nella convinzione di imporre la propria persona attraverso la violenza”. Così la deputata Pd Sandra Zampa.