• 23/10/2014

Un’interrogazione al Ministro della Salute

"Centinaia di connazionali emigrati in Svizzera, una volta raggiunta la pensione, decidono di rientrare in Italia. Molti di loro, nel rispetto della normativa esistente, optano per passare dal servizio sanitario svizzero a quello italiano. In teoria avrebbero diritto di usufruire gratuitamente del servizio sanitario, dal momento che pagano le tasse in Italia. Di fatto invece, un numero crescente di ASL (Aziende Sanitarie Locali), richiede loro un'iscrizione extra per risultare assicurati al servizio sanitario nazionale. Onde evitare questo ingiusto procedimento mi sono rivolta al Ministro della Salute, chiedendo di attivarsi affinchè i pensionati italiani rientrati dalla Svizzera vengano trattati dalle singole Regioni in modo uniforme e possano godere dei diritti che gli spettano”. Lo dichiara Laura Garavini, componente dell’Ufficio di Presidenza del Gruppo PD alla Camera, presentando un’interrogazione parlamentare al Ministro della Salute.

“Il problema”, ha sottolineato la parlamentare eletta all’estero, “è stato affrontato, in una delle ultime sedute, dal Consiglio Generale degli Italiani all'Estero dal Consigliere Dino Nardi. E' una questione che va affrontata e risolta al più presto, in modo da non mortificare persone in età avanzata che hanno lavorato per una vita e che, giunte al meritato riposo, si vedono negare dal loro Paese di origine e di attuale residenza un diritto così importante come quello della salute”.