• 16/04/2015

Ma quali 10 seggi in più? Basterebbe leggere i commi per evitare simili castronerie. Il testo dell’Italicum è molto chiaro riguardo l’utilizzazione dei voti espressi nelle circoscrizioni Trentino-Alto Adige/Südtirol e Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste. Trattandosi di collegi uninominali (uno nella prima circoscrizione, otto nella seconda), vi è un sistema di elezione uninominale maggioritario con una quota proporzionale (tre seggi) in Trentino Alto Adige.

I voti che gli elettori esprimono in queste circoscrizioni servono quindi ad attribuire il seggio della Valle d’Aosta e gli undici seggi del Trentino Alto Adige. Ciò è detto chiaramente dall’art. 83, comma 6, ultimo periodo: tali voti, si legge, “non concorrono alla ripartizione dei seggi assegnati nella restante parte del territorio nazionale”. Questo significa che solo i seggi di quelle circoscrizioni possono essere attribuiti con quei voti. La regola è ribadita nelle disposizioni dedicate specificamente al Trentino Alto Adige e alla Valle d’Aosta (art. 93 bis, comma 1, quarto periodo e art. 92, comma 1, n. 1bis). Lo ripeto: a volte basta leggere!

Lo afferma Emanuele Fiano, capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali della Camera.