• 16/04/2015

“L’ipotesi che, con l'Italicum, i deputati passino da 630 a 640, aumentando quindi il loro numero di 10 rispetto agli attuali seggi alla Camera, è una panzana”. Lo dichiara Gennaro Migliore, deputato del Partito Democratico e relatore del provvedimento alla Camera, per commentare la notizia pubblicata da Fatto quotidiano e dal blog di Grillo. Dalla norma risulta chiaro – spiega Migliore - che gli eletti di Trentino Alto-Adige e Valle D’Aosta ‘non concorrono alla ripartizione dei seggi nella restante parte del territorio nazionale’. Il che vuol dire che il numero di eletti trentini e valdostani, che fanno riferimento alla lista vincente, vanno sottratti a 340. O, meglio, che nel resto d’Italia si assegneranno tanti seggi quanti sono necessari a raggiungere il numero di 340, cioè quello di seggi assegnato alla lista vincente”.

“La ratio – continua il deputato democratico - è che i seggi di Trentino Alto-Adige e Valle D’Aosta sono assegnati al primo turno mentre, dal momento che per arrivare a 340 o c’è il superamento del 40% o il ballottaggio, al numero dei seggi da attribuire deve essere sottratto il numero degli eletti, appunto, al primo turno, ovvero solo quelli trentini e valdostani”.

“Capisco la necessità di far polemica a prescindere ma arrivare addirittura a modificare la Costituzione mi pare un po’ l’ultima spiaggia dell’argomentazione politica”, conclude Gennaro Migliore.