• 17/07/2017

L’estensione dei diritti alle minoranze migliora la qualità della vita delle maggioranze. Questo è un aspetto molto sottovalutato nel dibattito pubblico intorno allo Ius soli. La legge non produce nessun riconoscimento automatico, ma la cittadinanza va richiesta e si rivolge ai figli degli stranieri regolari di lungo periodo in Italia che hanno casa, lavoro e non hanno mai avuto alcun problema con la giustizia. È una legge di civiltà che parte da una mobilitazione popolare di 250mila italiani “con cittadinanza” che depositarono alla Camera nel 2013 una proposta di iniziativa popolare, molto più avanzata rispetto a quella approvata in Aula. A questo punto, a loro ci rivolgiamo perché facciano sentire la propria voce  per dare forza alla politica e all’Italia che non ha paura di  sostenere i diritti degli Italiani senza cittadinanza.

Lo afferma Marilena Fabbri, deputata del Pd in commissione Affari costituzionali della Camera.

Tags: